Invia un articolo Invia una immagine Segnala un sito
America latina on line
America Latina on line

  Home   Immagini Articoli Links  
   Home >> Articoli >> Cultura >> Letteratura >> Santa Muerte Patrona dell'Umanità - Il Libro

.: Menu :.
Nuovi articoli
Articoli più letti
Articoli più graditi
Invia un articolo


Termini più cercati:
cile
cuba
brasile
america latina
ecuador

Santa Muerte Patrona dell'Umanità - Il Libro

La Santa Muerte dal Messico al mondo. Santa popolare o setta satanica? Madonna delle mafie e dei narcos messicani o protettrice dei più deboli e dei dimenticati? Un culto ancestrale di origine azteca oppure un feticcio commerciale 2.0?

Ecco una breve presentazione del culto e del libro Santa Muerte Patrona dell’Umanità (di Fabrizio Lorusso, Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri Ed., 2013 Blog: http://santamuertepatrona.wordpress.com ).
Santa popolare o setta satanica? Madonna delle mafie e dei narcos messicani o protettrice dei più deboli e dei dimenticati? Un culto ancestrale di origine azteca oppure un feticcio commerciale 2.0? Tante sono state le accuse e tanti i falsi miti diffusi in questi anni che ancora oggi la Santa Muerte risulta un fenomeno sfumato e incompreso (link al suo blog).
Due, forse 5 o 10 milioni sono i devoti del culto che più preoccupa la Chiesa in America. La chiamano Niña Bianca o Bonita (Bimba Bianca o Carina), Patrona, Flaquita (Magrolina) o Hermosa (Bella), ma resta sempre Lei, la Morte scarnificata con il saio francescano indosso, la falce e il mondo tra le mani ed il fedele gufo ad accompagnarla. Lei ti protegge, ma prima o poi ti porta via.
E’ democratica perché non fa distinzioni tra ricchi e poveri. E’ potente perché l’ha creata Dio, ma sta sopra ai santi e a tutti i comuni mortali.
Dal Messico agli USA, dalla Spagna all’Argentina, una Santa controversa e miracolosa sta conquistando le anime della gente dopo secoli di clandestinità e un decennio di invasioni mediatiche su TV, giornali e internet. Da santa border line a icona globale grazie al web: la Muerte messicana, inesorabile, assume ogni giorno nuove forme e arriva a penetrare le subculture giovanili e l’immaginario del narcotraffico, la cosiddetta narcocultura.
Ma le sue origini e la sua storia hanno più a che vedere con le forme di sincretismo e di resistenza popolare all’imposizione religiosa e culturale dei conquistadores spagnoli che con le mistificazioni strumentali della stampa messicana ed estera.
E attenzione, non bisogna confondere la Santísima con la tipica Calavera, con i teschi e le figurine della morte del disegnatore Guadalupe Posada, né con il tradizionale Día de muertos (Giorno dei morti) cattolico che in Messico, grazie all’assimilazione controllata di elementi delle culture indigene e alle politiche di Stato, è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e ineguagliabile attrazione turistica. Questa è la morte addomesticata.
Qui, invece, parliamo della Patrona dell’Umanità che non è un patrimonio di pochi, ma una devozione popolare dalle mille sfaccettature che non si lascia inquadrare e cooptare negli schemi classici. Parliamo della Signora di Tepito, il barrio (quartiere) slum e il mercato a cielo aperto più famoso dell’America Latina dove la dignità non si vende, però la vita e la morte vanno a braccetto, in un’eterna sfida tra comari.
Quando la morte si fa presente nella società, sconvolta da oltre 80mila morti in 6 anni per la guerra ai cartelli dei narcos, ecco che anche il suo culto ritorna. Forse importata dall’Europa durante la conquista spagnola, contaminata dalle tradizioni afro-cubane della santería e dall’anima postmoderna e caotica dei quartieri marginali di Città del Messico, la morte santificata è folclore, cultura, religione, storia e politica.
E’ il Messico profondo sperduto nell’apocalittica globalizzazione. Lei è temuta e amata, venduta e osteggiata, è testarda e vendicativa, salvatrice e viziosa, ma resta sempre la Patrona dell’umanità che ci porterà via tutti. Ed in Messico è già Santa.
Fabrizio Lorusso.

Autore: Fabrizio Lorusso
Il: 02/04/2013
Visite: 3245
Tot. voti: 0
Voto medio: 0

Stampa     Invia ad un amico     Vota questo articolo


Torna indietro

Imposta come pagina iniziale Aggiungi ai preferiti Privacy Disclaimer Segnalazioni utenti Promuovi il tuo sito © 2000 - 2022 Alol.it MaxWebPortal Snitz Forums Vai all'inizio della pagina