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Musica cubana |
Tendenze musicali nell'isola del ritmo
La musica offre molteplici esperienze: occorre innanzitutto
precisare che l'aspetto musicale e' frutto dell'integrazione di differenti
tradizioni musicali, quali quella africana e spagnola.
In primo luogo, si considerino le prime forme musicale e coreografiche
indigene (areitos), praticate con rudimentali strumenti quali pezzi di
legno e conchiglie; nel dubitare circa la originalita' dei medesimi per
una eccessiva somiglianza ai ritmi originari afro-cubani, tuttavia e'
indubbia la influenza delle tradizioni indigene, posto che i primi colonizzatori
giunsero nell'isola senza donne e furono le donne locali che, con i loro
canti allevarono i figli.
Inoltre, parlare di tradizioni spagnole e africane e' estremamente riduttivo:
occorrera', invece, riferirsi a elementi galiziani, andalusi, baschi,
cosi' come yoruba, bantu', abakua', etc.
Gia' le prime navi di colonizzatori spagnoli portarono i primi strumenti,
cosi' come gli schiavi africani introdussero i propri: fu il formarsi
del nucleo originario di musica afrocubana, frutto delle sonorita' del
vecchio continente ed i ritmi e la coreografia africane.
I primi formati strumentali si esprimevano nelle feste popolari e religiose,
mediante l'integrazione di tres (antecedente piu' piccolo della chitarra,
formato da tre coppie di corde), bongo (tamburo africano), tromba, marimbola
(una sorta di xilofono in ferro) e poi via via altre percussioni (quali
guatacas, bastoni di ferro, maracas, piccole zucche vuote riempite di
piccoli sassi, claves, bastoncini di legno molto duro, güiros, zucca
racchiusa in una rete lalle cui corde sono cucite delle perline di vetro,
ekon, campana di ferro a forma triangolare, percossa con un bastone) e
fiati.
Ma il maggior impulso all'evoluzione ed alla sintesi dei ritmi caraibici
ha inizio con la seconda meta' dell'800, periodo in cui comincia a sorgere
il sentimento nazionale, anche in campo musicale. Dapprima la musica sinfonica
di Ignacio Cervantes, Alejandro Garcia Caturla e Amadeo Roldàn,
poi la figura di Eduardo Sànchez de Fuentes, autore di canzoni
e habanere. Poi le prime figure di compositori popolari: Manuel Saumell,
il creatore dei principali generi musicali, Miguel Failde, creatore del
danzòn, genere ballabile da camera, lento e cadenzato con schema
alternato. Le orchestre sono in formato tipico (due violini, due clarini,
contrabbasso, tromba, timbales e guiro), poi sostituita dal formato francese,
con l'introduzione di flauto e pianoforte.
Altri ritmi furono il bolero, nato a Santiago nell'ultimo terzo del secolo
XIX; di provenienza continentale, ma rinnovato e reso in tutto e per tutto
cubano (si ricordi Pepe' Sanchez) e la rumba, sorta nel 1800 nelle zone
rurali e portuali dell'Avana e di Matanzas che, massima espressione del
sincretismo musicale ispano-africano, simboleggia la cerimonia del corteggiamento.
Coi primi anni del '900 il son, genere ballabile e coreografico nato a
fine '800 nelle campagne orientali; giunge nella capitale nei primi anni
del nostro secolo, con schema strofa-ritornello e ballo di coppia; i temi
trattati nella parte cantata vanno dalla denuncia sociale, talvolta in
satira, o il canto della bellezza della terra natale o della donna amata.
Abbraccia anche temi letterari, tanto che Nicolàs Guillén
nei suoi scritti favori' al successo di tale genere. Fra gli autori piu'
famosi, Miguel Matamoros, Sindo Garay e Arsenio Rodriguez.
Altro genere popolare e' la guaracha, dal ritmo arioso e vivace; fra gli
autori si ricordi Moisés Simons. Il sorgere delle prime jazz-band
e dei nuovi ritmi nordamericani provoco' una decadenza nella musica popolare
cubana, fino a che, nel 1929, Aniceto Diaz introduce nella terza parte
del suo danzòn, una parte cantata, creando il danzonete; il successo
fu tale che lo schema si consolido' e alcuni cantanti quali Barbarito
Diez, Paulina Àlvarez raggiunsero fama grandissima. In questi anni
sorgono i primi gruppi con formato ben definito, quali cuartetti, estudiantine,
sestetti e settetti.
Altra data epocale e' il 1938, quando Orestes Lòpez introduce nella
parte finale del suo danzòn un ritmo sincopato con variazioni improvvisate
di flauto, accompagnato a coreografie innovative: e' il sorgere del mambo,
genere indefinibile entro i soli canoni musicali, che poi fu portato al
successo nel corso degli anni 50 in tutto il continente da Dàmaso
Perez Prado, il quale dette struttura costante al nuovo genere e defini
il formato strumentale sulla base delle imponenti jazz-band in voga nel
momento. E' di questi anni il sorgere del jazz latino, grazie alle collaborazioni
newyorchesi tra Machito, Mario Bauza' e Chano Pozo con Dizzy Gillespie
e Charlie Parker. Altre figure importanti furono Ernesto Lecuona, autore
sia di musica classica, di opera e di pezzi di musica tradizionale.
Sul finire degli anni '40 Enrique Jorrín creo' un nuovo modo di
cantare: 2/3 cantanti accompagnati da un coro all'unisono che cantano
temi e vicende quotidiane sullo schema introduzione, parte strumentale,
parte cantata e finale, abbandonando cosi' lo schema alternato tipico
del danzon; sorge il chachacha', che giro' il mondo intero, facendo esplodere
una vera e propria moda.
In questo periodo sorge la figura mitica di Benny More', cantante formidabile
cui ancora oggi tutti gli addetti ai lavori tributano sinceri omaggi.
Gli anni '60 portano in primo piano l'elettronica: Juan Formell, ex bassista
dell'orchestra di Elio Reve' fonda i Van Van, creatori di musica che spazia
in ogni genere popolare cubano e che tuttora si esprime in modo innovativo.
I nostri giorni vedono spiccare Irakere di Chucho Valdès, con influenze
jazz.
E' l'epoca della salsa, fenomeno con sviluppi musicali e coreografici
che trae dai generi musicali di tutto il mondo: Adalberto Àlvarez,
la Charanga Habanera, il gruppo di maggiore tendenza ed innovazione, Paulito
Fernandez Gallo, con influssi pop e rap, Issac Delgado, giovane cantante
dalla voce calda e melodiosa, Klimax, che unisce salsa al jazz, Manolìn,
detto il medico de la salsa in quanto laureato in medicina, che con i
ritornelli simpatici e le melodie semplici ha conquistato i piu' giovani,
oltre che i turisti, Jose' Luis Cortes e il suo gruppo NG La Banda, di
grande effetto e tecnicamente eccellenti; per ultimo, Manolito, dal ricco
background, si e' affermato recentemente con un pezzo estremamente accattivante.
Da Miami viene il filone dissidente: Gloria Estefan, ex Miami Sound Machine,
Miles Peña, Willy Chirino, dalle melodie tanto belle quanto controrivoluzionarie
(teoricamente ne e' vietata la diffusione...).
Si ricordino, inoltre, due grandi cantautori contemporanei: Silvio Rodriguez
(autore prolifico e di gran qualita') e Pablo Milanés (raffinato
e popolare al tempo stesso), nonche' due grandi musicisti quali il grande
trombettista Arturo Sandoval e Gonzalo Rubalcava, virtuoso pianista jazz.
Innumerevoli le orchestre: dalle rinomate Aragon, Ritmo Oriental, Reve'
e America, ai Van Van, da trent'anni creatori di musica che spazia in
tutti i ritmi caraibici. |
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Autore: |
rf2000
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Copyright: |
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Il: |
13/09/2003 |
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