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In volo da Guayaquil a Cuenca |
Dalla Costa alla Sierra ecuadoriana in un battere d’ali
Guayaquil rappresenta, con i suoi due milioni di abitanti, il principale agglomerato urbano non solo della Costa, ma dell’intero Paese.
Fondata nel 1538 sulla riva destra del fiume Guayas (da sottolineare che Guayas e Quill erano due divinita' indigene), la città presenta una topologia disordinata;
L'asse centrale della città è costituito dalla avenida 9 de Octubre, la via dei grattacieli e delle banche, ma anche dei negozi di elettrodomestici e dei venditori ambulanti di fiammiferi e dolciumi.
Tale arteria mette in collegamento il Parco del Centenario alla Rotonda: il primo, ampio piazzale alberato, dominato al centro da una statua della libertà; la seconda, sul lungofiume, testimonia l'incontro avvenuto nel 1833 fra Bolìvar e San Martìn, i due libertadores del continente sudamericano.
Poco distante vi è il parque Seminario, con la cattedrale e il monumento a Bolìvar nel centro di un giardino pubblico abitato da iguane che pascolano in libertà...
Sempre nei paraggi si trova il Museo Archeològico del Banco del Pacìfico, con interessanti reperti precolombiani ed una sezione espositiva di pittura moderna.
Si consiglia, inoltre, un salto al vivace mercato di Bahìa, un immenso capannone dove è più difficile non incontrare qualcosa di interessante che perdersi; situato nei pressi del porto, da dove partono i carichi di prodotti agricoli per ogni parte del mondo, questo angolo vivace della città assomiglia in maniera sorprendente alla zona portuale di Genova.
I guayaquileños sono di indole socievole, estremamente industriosi e vivaci, assomigliando in questo alle genti dei Caraibi.
Non scarsa influenza è dovuta al clima, caldo ed umido, che tutto l'anno accompagna l'intera regione.
La città è, manco a dirlo, caotica spesso congestionata da un traffico intenso come quello delle nostre metropoli.
Nonostante ciò, ricordo una rete di trasporto pubblico efficiente; da notare che sugli autobus urbani salgono spesso dei venditori di caramelle e quant'altro che non sfigurerebbero affatto come imbonitori nelle aste televisive di casa nostra.
Un consiglio per chi si trova a Guayaquil e intende raggiungere la città di Cuenca: prendere l’aereo.
La distanza tra le due città suggerirebbe di utilizzare un mezzo di trasporto su strada; tuttavia, l’esperienza del volo in questa zona dalla Costa alla Sierra è da non perdere.
Poco dopo il decollo si segue il corso del rio Guayas che dall’entroterra, seguendo un percorso tortuoso lungo un letto ampio e fangoso, giunge al mare.
Muovendosi verso l’interno del Paese, compaiono all'orizzonte le prime cime della Sierra, avvolte da nuvole bianche; si giunge a sorvolare a poca distanza la catena montuosa compatta e brulla ed in pochi minuti ci si trova sull'altopiano, una verde vallata punteggiata da piccoli borghi rurali fra i quali già si intravede la città di Cuenca.
L'aereo, scendendo di quota, vira in corrispondenza di un profondo canalone tanto che si ha l'ingannevole visione che l'apparecchio si diriga verso le pendici rocciose, a ridosso del precipizio.
Il tempo di trattenere il respiro e l'aereo, "sfiorando" il burrone, lo risale e si trova a passare ad un centinaio di metri sopra i tetti rossi della città.
Nel lasso di tempo in cui ci si rende conto … e già l’aereo perde quota e atterra all’aeroporto Mariscal Lamar di Cuenca.
Tutto questo concentrato di emozioni in meno di trenta minuti di volo... |
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Autore: |
riccardo
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Copyright: |
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Il: |
18/10/2004 |
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