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A spasso per l'Avana

Una breve guida delle principali attrazioni, turistiche e non, della capitale cubana

L'Avana, fondata nel 1519 su una ampia baia che si affaccia sull'oceano atlantico, rappresenta la sintesi di pregi e difetti dell'isola intera.
La citta', di proporzioni rilevanti (oltre 2 milioni e mezzo di abitanti residenti nel distretto metropolitano), ha un centro storico, l'Avana Vecchia, dichiarato patrimonio dell'umanita' dall'Unesco, formata da edifici fatiscenti (ora in fase di ristrutturazione) in strette strade che, insieme ai sontuosi palazzi signorili ed alle chiese, conferiscono un alone magico; fra queste la splendida plaza Vieja (un autentico gioiello architettonico coloniale, recentemente restaurata; a tal proposito, i cantieri cittadini fanno oramai parte dell'arredo urbano...), quella della Cattedrale, invasa da turisti in ogni periodo dell'anno, la plaza de Armas, con gli splendidi edifici, quali il palazzo dei Capitani Generali, oggi sede del museo cittadino, e quel che resta dell'antica pavimentazione in legno, nonche' il Templete, edificato a memoria della prima cerimonia religiosa celebrata in citta' nel 1519.
Splendida quanto nascosta la piazza del Cristo, con la omonima piccola chiesa; da vedere le belle librerie del centro (in alcune di queste sono acquistabili libri in moneta nazionale), il boulevard San Rafael, la via dei negozi, il Gran Teatro dell'Avana dedicato a Federico Garcìa Lorca, sede del Balletto e dell'Opera, cio' che resta delle vecchie mura, edificate fra il 1674 e il 1797 e poi demolite nel corso del secolo XIX, vicino alla stazione ferroviaria (bellissima), cosi' come nei pressi del Museo della Rivoluzione (ex residenza del dittatore Batista), il museo di alfabetizzazione, quello dell'automobile (bellissimi esemplari di vetture d'epoca!), il quartiere cinese, a pochi passi dal Capitolio, copia del Campidoglio di Washington, ex sede del parlamento, ora dell'accademia delle scienze; nei pressi il parque central, con al centro la statua dell'eroe nazionale Jose' Marti', il porto, con le acque scure e gli odori tipici misti a quelli dei locali della zona. Il Paseo del Prado, viale alberato con passeggiata centrale che arriva al lungomare, il Museo Nazionale, che conserva tele di Tiziano, Velàzquez, Goya e Rubens.
Simbolo della citta' e' la Giraldilla, piccola statua bronzea del 1600 che da' lustro dal campanile del Castillo de la Real Fuerza e che raffigura una donna che guarda in direzione del porto, in ricordo dell'attesa di Isabel de Bobadilla, nei confronti del marito, Hernando de Soto, partito nel 1539 alla conquista delle terre di Florida.
Interessante anche il Castello della Punta, all'ingresso del porto; si narra che fra tale fortezza e il Morro, edificato sulla riva opposta, venisse posta una grossa catena per chiudere l'accesso alla baia.
Da vedere, inoltre, il Museo Nazionale della Musica, in Capdevila n. 1 che conserva antichi strumenti musicali e una sala concerti.
Centro Habana che racchiude il quartiere di Cayo Hueso (da vedere la Calle Hammell, coi suoi murales e le sue sculture esibite a lato della stretta strada), dove si avverte il battito quotidiano della citta'.
Il municipio Piazza della Rivoluzione, sede della omonima piazza, ex piazza Civica, sede di comizi e manifestazioni politiche e non, con monumento a Jose' Marti', Biblioteca Nazionale dedicata al patriota stesso, Museo Postale, la famosa effigie del Che; e' la zona degli edifici governativi (il Palazzo della Rivoluzione, sede del Consiglio di Stato, del Cosiglio dei Ministri e del Comitato Centrale del Partito Comunista, partito unico e di governo, ministeri quali quello dell'informazione, delle forze armate, etc.); nelle vicinanze il Teatro nazionale e il Caffe' Cantante.
Racchiude i quartieri del Nuevo Vedado e Vedado dove era, appunto, vietato rialzare edifici per occludere la vista al mare, ora popolato di grattacieli sorti prima della rivoluzione da mattoni nordamericani; nella zona prospicente al mare, vi e' la Rampa, ossia la Calle 23 nel tratto che va dall'intersezione di Calle L e il lungomare, sede di locali di ogni tipo e per ogni ora del giorno, fra i quali Coppelia, ossia la gelateria piu' famosa della capitale; qui hanno sede alcuni dei piu' sontuosi hotel quali il Riviera, il Capri, il Presidente, oltre al noto Habana Libre, ex Hilton, il Melia' Cohiba e il Nacional, splendido castello che si affaccia sul mare; qui si trova l'Universita', fondata nel 1728, benche' trasferita nell'attuale sede nel 1902, elegantissimo e sontuoso complesso, un isola di verde immersa fra il cemento e l'asfalto della citta' e sede di incontri anche per studenti stranieri; domina dall'alto due splendide arterie, lunghe e diritte, l'una che porta al lungomare e l'altra che introduce alla citta' vecchia; nella parte piu' nuova, il cimitero di Colòn, monumentale, uno dei piu' grandi del continente latino-americano.
Consigliato un salto al rilassante parco del fiume Almendares, che contorna i quartieri del Vedado e di Playa.
Consigliato inoltre recarsi in calle 17 y M, salire al 30° piano dell'edificio Focsa, al ristorante La Torre, per ammirare dalla terrazza la incantevole visione della citta' contornata dal mare.
Il municipio Playa, che dal fiume Almendares si apre ai quartieri occidentali fra i quali Miramar, il quartiere bene e delle ambasciate, ricco di belle e meno belle case coloniali con patio e colonnati; qui si trova la casa della Musica, dove e' possibile reperire il meglio della produzione nazionale (i compact disc a prezzi italiani, le musicassette un po' piu' a buon mercato).
Da vedere anche l'acquario municipale, in Avenida 1.ra y Calle 60, con pesci tropicali e subtropicali e splendido delfinario.
Molti gli hotel di lusso: Triton, Neptuno, Copacabana, Commodoro, etc. Qui ha sede anche il palazzo delle Convenzioni, con annessa area espositiva di Pabexpo.
Il Cerro, sorto come quartiere operaio, sta trasformandosi in zona residenziale e di decentramento dei servizi amministrativi; spazia dal colle palatino, sino ai confini della piazza della Rivoluzione e la vivace Avenida de Ayestaràn; stanno sorgendo nuovi negozi, a testimonianza di un rinnovato vigore. Qui si trova lo stadio Latino Americano, sede dell'Industrial, la squadra avanera di baseball, una fra le piu' titolate dell'isola.
Agli estremi del quartiere, in prossimita' della zona portuale, il mercato di Cuatro Caminos, al crocevia di quattro strade: animato, vi si trova di tutto. Tale municipio e' probabilmente il luogo ideale per stabilirsi se si desidera scoprire la citta' in un ottica piu' reale e quotidiana, lontano dagli eccessi dei circuiti turistici tradizionali.
Discorso a parte merita il malecòn, il lungomare che dalle rive del fiume Almendares giunge, dopo circa 7 chilometri, all'imboccatura del porto, con ampio marciapiede e strada a tre corsie per ogni senso di marcia, costeggiato da edifici colorati e pittoreschi, hotel lussuosi, piazze dedicate a generali delle guerre d'indipendenza.
E', fra l'altro sede del mercato dell'artigianato e del concessionario Fiat. La sera si popola di varie umanita': gioventu' locale in cerca di refrigerio, gentili signorine in cerca di avventura e/o qualche dollaro, o magari solo di accedere ad uno dei templi del divertimento avanero quali il Tropicana, la Cecilia, la Maison, la Marina, il palazzo della salsa. Il malecòn e' talvolta sede di concerti all'aperto di musica latinoamericana.
La citta' e' disseminata di cinema (3 pesos, film stranieri in lingua originale con sottotitoli in spagnolo) e teatri.
Per un tuffo nell'oceano, si puo' fare un salto a Miramar, ma il meglio si trova alla Playa del Este, ossia alle belle spiagge raggiungibili passando il tunnel che porta al Castello del Morro e prendendo la Via Monumental e poi la Via Blanca, fino al km.12, dove nell'ordine si trovano: Tarara', Bacuranao, El Mègano, Santa Marìa, Bocaciega, Guanabo, Jibacoa e Tròpico.
Interessanti e suggestive le visite alla Regla e a Guanabacoa, dove e' possibile accrescere le proprie conoscenze in tema di santeria. Qui nacquero personaggi quali lo scrittore Alejo Carpentier e i cantanti Bola de Nieve e Rita Montaner.
Da vedere la cerimonia del cañonazo. Questa si svolge al Morro alle 21 di ogni sera; un drappello di soldati in abiti spagnoli dell'epoca della dominazione prepara il colpo di cannone che un tempo sanciva l'inizio del coprifuoco. Molto suggestiva sia per la coreografia, che per l'ambientazione.
Infatti, il Morro, fortificazione cittadina con faro, progettata dall'architetto italiano Giovan Battista Antonelli per contrastare le invasioni piratesche (terminato nel 1610), domina la citta' dall'alto della rocca su cui e' stato edificato. Bellissima la corte, e' consigliabile accedervi gia' fin nel pomeriggio, per visitarlo per bene e per poi assistere alla cerimonia suddetta.
Nelle vicinanze della fortezza, il belvedere, dal quale si ammira la citta' adagiata sul mare. Il castello e' uno dei simboli della citta', unitamente alla Giraldilla.
Gli innumerevoli hotel, fra i quali quelli gia' citati, in ogni parte della citta', sono talvolta dei colossi architettonici; presso gli stessi si trovano le discoteche piu' rinomate e negozi di ogni tipo; a tal proposito, negli ultimi tempi sono stati aperti centri commerciali molto simili a quelli presenti nel nostro Paese.
Fuori citta', in direzione dell'aeroporto, si possono visitare, nei pressi dell'immenso polmone cittadino rappresentato dal parco Lenin, il giardino botanico (che comprende le sezioni Cuba, Africa, Asia, Oceania, America; bella quella giapponese), quello zoologico, nonche' il complesso fieristico denominato Expocuba, che reca l'esposizione permanente dei risultati raggiunti dal Paese nell'economia e nei servizi; annesso al complesso uno spazio espositivo e un parco giochi con giostre e divertimenti vari.
Poco distante, nel municipio di San Francisco de Paula, da vedere la Finca Vigìa, dimora isolana di Ernest Hemingway.

Autore: rf2000
Copyright: La presente opera d'ingegno è riproducibile, parzialmente o totalmente, da ciascun utente, previa autorizzazione scritta dell`autore.
Il: 01/03/2004
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